Cos'è il surrealismo? Riassunto in 10 punti

René Magritte, L'impero della luce, 1953-1954, 95,4×131,2 cm, olio su tela, Peggy Guggenheim Collection, Venezia

René Magritte, L'impero della luce, 1953-1954, 95,4×131,2 cm, olio su tela, Peggy Guggenheim Collection, Venezia

La razionalità a volte ci frega e ci rende ciechi. Sembra un paradosso ma non lo è, e di certo non lo era per Breton, Dalì, Magritte, Miró, Ernst e gli altri artisti che hanno abbracciato il surrealismo dichiarando guerra alla dittatura della ragione. Forse perché essere razionali, saggi e precisi  può aiutare a vivere più a lungo ma in cambio di un'esistenza che teme di varcare le soglie del visibile.

L'arte surrealista ha il pregio di costringere lo spettatore ad andare al di là di ciò che l'occhio vede, per mostrare una realtà diversa che esiste in un universo che non può essere toccato, ineffabile come un sogno o reale come il mondo visto con gli occhi di bambino.

Joan Miró, Il carnevale di Arlecchino, 1924-25. olio su tela, 66 x 93, Albright-Knox Art Gallery, Buffalo, NY, USA

Joan Miró, Il carnevale di Arlecchino, 1924-25. olio su tela, 66 x 93, Albright-Knox Art Gallery, Buffalo, NY, USA

IL SURREALISMO: PROTAGONISTI E OPERE RIASSUNTI IN DUE MINUTI (DI ARTE)

1. Il surrealismo è un movimento artistico-letterario che nasce ufficialmente in Francia nel 1924, e si sviluppa nell'intervallo tra le due guerre mondiali. Oltre alle arti figurative, il surrealismo coinvolge anche il cinema e la poesia.

2. Padre del surrealismo e teorico del movimento è il poeta André Breton. È lui infatti che pubblica a Parigi il "Manifesto del surrealismo", in cui definisce il movimento in questi termini: "Automatismo psichico puro, attraverso il quale ci si propone di esprimere, con le parole o la scrittura o in altro modo, il reale funzionamento del pensiero. Comando del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale."

3. Il surrealismo si basa infatti sull'esaltazione dell’inconscio e del subconscio nell'ambito del processo creativo, perché solo senza le restrizioni della ragione l'uomo è libero di esprimere la parte più autentica del suo essere. Ps: tutto questo semplificando all’estremo il concetto.

Salvador Dalì. Sogno causato dal volo di un’ape intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio,

Salvador Dalì. Sogno causato dal volo di un’ape intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio, olio su tela, 51×40,5 cm, 1944, Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid

4. Alla luce di ciò, è facile intuire l’influenza che ebbero gli scritti di Freud nel porre le basi teoriche del movimento surrealista. Va detto però che il padre della psicanalisi non appoggiò mai in pieno il movimento, motivando le sue perplessità in una lettera del 1932 indirizzata allo stesso Breton.

5. Una delle tecniche usate dai surrealisti è quella del cadavre exquis (cadavere squisito). Si tratta di un processo creativo che coinvolge più artisti contemporaneamente e può applicarsi sia alla pittura che alla poesia. Un primo artista disegna (o scrive) la prima cosa che gli viene in mente, senza pensarci su e passa il lavoro ad un altro artista che fa lo stesso e così via, fino a ottenere opere apparentemente senza significato come la poesia "Il cadavere squisito berrà il vino nuovo" che ha dato il nome a questo procedimento.

6. Altre tecniche creative utilizzate dai surrealisti sono il dripping (di cui diverrà maestro negli anni 80 Jackson Pollock), il collage, il frottage, l'assemblage, ecc. Il più creativo da questo punto di vista fu certamente l’artista surrealista Max Ernst che farà ricorso a molte di queste tecniche per realizzare le sue opere.

Max Ernst, The Elephant Celebes, 1921, olio si tela, 125.4 cm × 107.9 cm,Tate Gallery, London

Max Ernst, The Elephant Celebes, 1921, olio si tela, 125.4 cm × 107.9 cm,Tate Gallery, London

7. I temi prevalenti dell'arte surrealista sono legati all'amore, alla liberazione dai vincoli sociali e dalle regole ma soprattutto l’universo surrealista è legato al sogno e alla follia, che sono evidenti soprattutto nelle opere di Salvador Dalì.

8. Oltre a Dalì e a Max Ernst, i più importanti esponenti del surrealismo sono Joan Mirò e René Magritte.

René Magritte, Golconda, 1953, olio su tela, 1×100 cm, Menil Collection, Houston, Texas

René Magritte, Golconda, 1953, olio su tela, 1×100 cm, Menil Collection, Houston, Texas

9. De Chirico, con la sua metafisica, viene considerato un precursore del surrealismo, ma andando molto indietro nel tempo, possiamo trovare elementi chiave delle poetica surrealista anche nelle opera di El Greco, artista del rinascimento spagnolo (XVII secolo).

10. Come anticipato in apertura di articolo, il surrealismo non riguarda solo la pittura o la scultura ma il movimento coinvolge anche il cinema con opere passate alla storia come Un chien andalou, cortometraggio realizzato da Luis Buñuel e Salvador Dalí. Ps: la scena dell’occhio non si dimentica facilmente.

Buneuel, Un chien andalou

lovisco.marco

Marco Lovisco

Giornalista, consulente di comunicazione e scrittore.

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36 Responses

  1. 2021-12-20

    […] La pittura biomorfa appartiene dunque sempre all’astrattismo, in cui infatti viene mostrata una realtà altra. Gli esseri sono sì esistenti, ma vengono raffigurati in un modo onirico, certamente per via delle influenze dei surrealisti. […]

  2. 2022-06-14

    […] da oltre 40 grandi istituzioni internazionali e collezioni private, raccontano l’interesse dei surrealisti per la magia, l’esoterismo, la mitologia e […]

  3. 2022-09-30

    […] fantastiche, mondi misteriosi, universi onirici: a Milano va in scena l’arte surrealista di Max Ernst! È la prima retrospettiva italiana dedicata all’artista tedesco, poi naturalizzato […]

  4. 2022-12-09

    […] 1. L’artista tedesco Max Ernst (Brühl, 2 aprile 1891 – Parigi, 1 aprile 1976) è considerato uno degli esponenti di spicco del surrealismo. […]

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