La mostra sul Liberty a Trieste: 5 motivi per visitarla

Fino al 7 gennaio 2018 il castello di Miramare ospita oltre 200  opere dal Museo delle Arti Decorative di Praga. L'ho visitata per voi e ve la racconto.

Locandina mostra Liberty a Trieste

Dal 23 giugno 2017 le Scuderie e il museo storico del Castello di Miramare a Trieste ospitano la mostra “Il Liberty e la rivoluzione europea delle arti. Dal Museo delle Arti Decorative di Praga”. Purtroppo sono riuscito a visitare la mostra solo a settembre ma mi sento ugualmente di consigliarvela, visto che durerà fino al 7 gennaio 2018.

Il percorso espositivo è vasto, si sviluppa soprattutto nelle Scuderie del castello, ma una parte interessante della mostra (dedicata soprattutto agli abiti di inizio Novecento) è ospitata nelle meravigliose sale del Museo Storico del Castello di Miramare, gioiello romantico affacciato sul golfo di Trieste.

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Il castello di Miramare a Trieste

In mostra una selezione di 200 opere, giunte in prestito dal Museo di arti decorative di Praga, la cui collezione vanta oltre 200.000 opere e una biblioteca di 172.000 volumi. Il museo di Praga, istituito nel 1885, è chiuso ormai dal 2014 per lavori di ristrutturazione ma riaprirà nel gennaio del 2018. Nel frattempo ha continuato a vivere tramite mostre come quella di Trieste, che riportano alla luce il fascino malinconico e delicato della Belle Époque.

È in questo scenario che nasce lo stile Liberty (o Art Nouveau), grazie ad artisti come Klimt, Mucha, Steiner e Jan Preisler che tradussero in opere d’arte i sentimenti dell’epoca e quel sottile e fragile equilibrio tra la sconfinata fiducia nel progresso e il fascino per il soprannaturale, tra la delicatezza della natura e la potenza della tecnologia, tra la dolcezza di un amore romantico e l’ascesa dei nazionalismi che avrebbero cancellato per sempre l’arte floreale, sostituendo ai dolci visi di ragazze la ghigna crudele di soldati armati di baionette.

La mostra di Trieste ci porta indietro nel tempo, nel cuore della Belle Époque, reso immortale dall’arte e da uno stile inconfondibile.

Perché vedere la mostra “Il Liberty e la rivoluzione europea delle arti”? Riassunto in 5 punti

Una delle meravigliose opere di Mucha in mostra a Trieste

Una delle meravigliose opere di Mucha in mostra a Trieste

1. Per ammirare le opere di Mucha, tra cui un maestoso acquerello su tela di sette metri di lunghezza!

Ovviamente, essendo opere giunte in prestito dal Museo delle Arti Decorative di Praga, la mostra di Trieste non poteva che avere come protagonista l’artista ceco Alfons Mucha (1860-1939).

Delicate e sensuali, effimere e maliziosamente ingenue, le donne di Alfons Mucha hanno giocato un ruolo chiave nel creare un particolare immaginario legato al Liberty, romantico e sensualmente onirico.

Nelle Scuderie del castello di Miramare è possibile ammirare molte delle sue opere, in particolare il maestoso dipinto su tela che Mucha creò per decorare il padiglione della Bosnia-Erzegovina all’Esposizione Universale del 1900, dal titolo L’epoca romana e l’arrivo degli Slavi. L’opera, con i suoi tre metri e mezzo di altezza per quasi sette metri di lunghezza rappresenta scene di un passato ideale, idillico come un’Arcadia in terra slava.

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Alfons Mucha, L'epoca romana e l'arrivo degli Slavi, 1900

2. Per assistere alla nascita della Secessione viennese, madre dell’Art Nouveau

Lo stile Liberty (o Art Nouveau, Jugendstil o Modernismo) nasce soprattutto grazie alla ribellione di un gruppo di giovani e talentuosi artisti austriaci, “capeggiati” da Gustav Klimt (1862-1918). Furono loro a contestare i rigidi canoni artistici imposti dalle accademie, dando vita a quella che viene ricordata con il nome di “Secessione viennese”.

Nella mostra triestina ho avuto occasione di ammirare il manifesto realizzato da Klimt per pubblicizzare la prima mostra degli artisti della Secessione, nel 1898. L’opera appare molto innovativa per l’epoca, grazie alla scelta di Klimt di lasciare vuota la parte centrale del manifesto, creando un interessante equilibrio compositivo.

Una curiosità: l’opera fu censurata. Nella prima versione infatti i genitali di Teseo erano visibili, ma successivamente furono coperti da un tronco d’albero, per non mettere a repentaglio la pubblicazione del manifesto.

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Manifesto di Klimt per la prima esposizione dei pittori che aderirono alla Secessione

3. Per vedere da vicino le opere di Steiner e di altri maestri della grafica di inizio Novecento

Il percorso espositivo, oltre alle già citate opere di Mucha e Klimt, fornisce al visitatore una visione piuttosto completa dell’arte Liberty. In particolare ho ammirato un bellissimo manifesto di Hugo Steiner (1880-1945), realizzato per pubblicizzare una merceria di Praga.

Hugo Steiner, "Josua Winternitz. Merceria, Praga", 1899, litografia a colori su carta

Hugo Steiner, "Josua Winternitz. Merceria, Praga", 1899, litografia a colori su carta

Mi ha invece piuttosto incuriosito un manifesto realizzato da Ludek Marold (1865-1898), che era esposto a pochi metri da quello di Steiner. Questa immagine mi ha permesso di scoprire il “teatrofono”.

Si trattava di uno speciale telefono presente nelle case degli aristocratici, che metteva l’ascoltatore in linea con i principali teatri della città, in modo da poter ascoltare in diretta gli spettacoli da casa alzando la cornetta.

Ludek Marold, "Teatro dell'Esposizione, La nostra casa in risanamento", 1898, litografia a colori su carta

Ludek Marold, "Teatro dell'Esposizione, La nostra casa in risanamento", 1898, litografia a colori su carta

4. Per riscoprire il ruolo della donna, da “madre” a “femme fatale”

Alla fine dell'Ottocento cambia anche il ruolo della donna (anche se questo vale solo per le donne facoltose). Le signore della Belle Epoque diventano innanzitutto le "responsabili degli acquisti" in casa, cosa che intuiscono fin da subito i pubblicitari che realizzano manifesti che strizzano l'occhio alle donne dell'alta società (o che aspirano a raggiungerla).

È all'inizio del Novecento che nasce la "Femme fatale", maliziosa, disinvolta, cinica e misteriosa, ma soprattutto indipendente. Donne come la Marchesa Casati incarnano questo stile di vita, che diventa presto una fonte di ispirazione per artisti e intellettuali. Spesso sono donne spietate come la Salomé di Oscar Wilde, la Venere in Pelliccia di Leopold von Sacher-Masoch o Medea, protagonista delle tragedia di Euripide.

Alfons Mucha, Medée, 1898

Alfons Mucha, Manifesto per Medée, 1898

5. Scoprire la vita di inizio Novecento, grazie ad uno stile che ha fatto entrare il gusto artistico nelle case

Il Liberty ha avuto un pregio: quello di portare l'arte nella casa delle persone. È alla fine dell'Ottocento infatti che nasce il design e la produzione in serie di oggetti d'arte. Se da un lato questo ha fatto perdere parte dell'aura che circondava il manufatto artistico, dall'altro ha permesso il diffondersi del "gusto per il bello", grazie ad opere che diventano accessibili anche a chi in passato non poteva permettersi l'acquisto di creazioni uniche.

Oggetti in stile LIberty

La mostra di Trieste non è solo un'occasione per ammirare il meglio dell'Art Nouveau ma è anche un modo per riscoprire la vita al tempo della Belle Epoque. Un ruolo fondamentale lo giocano infatti gli abiti esposti, eleganti e romantici, che accompagnano lo spettatore in un'epoca a cui spesso guardiamo con malinconia.

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Gli abiti in mostra nelle sale del Museo Storico del Castello di Miramare

Info: www.castellomiramare.org

 

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Marco Lovisco

Giornalista, consulente di comunicazione e scrittore.

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5 Responses

  1. Il luogo, il Castello di Miramare, è bellissimo ed è un contesto davvero unico per ospitare la mostra; ho visto la mostra di Mucha a milano, a Palazzo reale, e ho apprezzato questo artista.

    • Marco Lovisco Marco Lovisco ha detto:

      Era la prima volta che visitavo il castello di Miramare. Sono rimasto davvero colpito dalla sua bellezza ma soprattutto dalla storia di Massimiliano di Asburgo, che conoscevo solo per averlo visto in un famoso dipinto di Manet (L'esecuzione dell'imperatore Massimiliano). Nella mostra di Trieste ho potuto ammirare molte opere di Mucha, davvero notevole per il suo modo di cogliere la grazia e l'eleganza della bellezza, anima dell'Art Nouveau. 🙂 Buona giornata!

  2. richardchance84 richardchance84 ha detto:

    Qualche mese fa ho fatto un viaggio a Riga, una delle capitali del Liberty europeo, e ne sono rimasto profondamente affascinato. Ora fa piacere scoprire che la città di Trieste dedichi una mostra intera a questo straordinario movimento culturale.

  3. Marco Lovisco Marco Lovisco ha detto:

    Il Liberty affascina anche me. La mostra di Trieste è molto interessante, sia per completezza (manifesti, abiti, oggetti di design e arredi), che per la location scelta, il castello di Miramare. Nel mio caso la mostra è stata una buona "scusa" per trascorrere un fine settimana nella città di Svevo. 😉 Buona serata!

  1. 2017-09-30

    […] Sorgente: La mostra sul Liberty a Trieste: 5 motivi per visitarla […]

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