Il castello di Avio in Trentino: 5 motivi per visitarlo

In due minuti vi racconto il castello di Avio, il suo panorama sulla Vallagarina e i suoi bellissimi affreschi

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Il castello di Avio, adagiato tra boschi e vigneti (Foto: www.fondoambiente.it)

La prima volta che ho visto il castello di Avio stavo percorrendo l’autostrada del Brennero per andare a Trento, con il bagagliaio pieno di due anni di vita a Milano. È stato lui a darmi il benvenuto in Trentino, come un silenzioso guardiano seduto tra le montagne, adagiato comodamente tra i vigneti della Vallagarina, terra del gustoso Marzemino, il vino rosso cantato da Mozart nel suo Don Giovanni.

Quello che oggi è un bellissimo castello attentamente conservato, è stato per secoli una roccaforte strategica, grazie alla sua posizione sul fiume Adige, porta d’accesso tra il mondo Mediterraneo e l’Europa Settentrionale. Dal XII secolo, eccetto qualche parentesi più o meno lunga, il castello di Avio è stato proprietà della famiglia dei Castelbarco, vassalli del potente principe vescovo di Trento, fino al 1977 quando Emanuela Castelbarco donò il castello al FAI (Fondo Ambiente Italiano). La fondazione ha compiuto un importante lavoro di restauro e ha aperto le porte al pubblico.

castello di Avio, Trentino

Oggi la fortezza è visitabile ed ospita interessanti attività, che permettono a grandi e piccoli di riscoprire la storia del maniero e rendere più coinvolgente la visita. Ad esempio, quando ho visitato il castello ad agosto, ho assistito ad un divertente spettacolo con figuranti in costume che hanno coinvolto il pubblico rendendolo parte dello spettacolo. Ai piedi delle mura poi era stato allestito un piccolo accampamento medievale, presidiato da storici ed esperti, disponibili a soddisfare la curiosità degli ospiti riguardo armi, tattiche di combattimento e strategie di difesa. È stato lì che ho scoperto (con mia grande sorpresa e un pizzico di delusione) che i duelli in epoca medievale erano molto più grezzi di quanto possiamo immaginare. Spesso non c’era una vera e propria tecnica, ci si limitava a darsele di santa ragione (ammetto che lo storico aveva usato un linguaggio più tecnico e forbito, ma il senso resta quello)!

Ciò che però mi ha lasciato davvero senza fiato sono stati gli affreschi della Sala delle Guardie: stupefacenti! È stato come immergersi nel teatro di una battaglia combattuta secoli fa. Sarebbe bastato questo per giustificare la mia visita, ma è solo uno dei motivi per cui vi invio a fare tappa nella piccola frazione di Sabbionara d’Avio per salire su fino alle mura del castello.

Ecco, in due minuti, i 5 motivi per cui vi consiglio di visitare il Castello di Avio.

  1. Per ammirare gli affreschi della Sala delle Guardie

Un dettaglio degli affreschi della Sala delle Guardie

Un dettaglio degli affreschi della Sala delle Guardie (Foto: Marcok - it.wikipedia.org - Opera propria - CC BY-SA 2.5)

Come vi ho anticipato prima: gli affreschi della Sala delle Guardie lasciano senza fiato! All’esterno questo edificio non vi dirà nulla di particolare. Lo vedete subito poco dopo aver varcato l’ingresso, appare come un casermone di pietra poco appariscente. In realtà tra queste mura è custodito un prezioso tesoro, sia da un punto di vista storico che artistico. Le pareti della sala sono decorate con spettacolari affreschi che ritraggono scene di guerra, realizzati tra il 1350 e il 1360.

Ciò che colpisce non è tanto il tratto dell’artista quanto il perfetto stato di conservazione dell’opera e l’attenzione con cui sono state rappresentate armi, divise e disposizione degli eserciti. Si ha l’impressione di trovarsi di fronte ad un trattato militare dipinto su muro. Una preziosa testimonianza delle strategie militari dell’epoca.

  1. Per leggere la storia di amore sulle pareti del mastio

Dettaglio degli affreschi del mastio

Dettaglio degli affreschi sul tema dell'amore cortese sulle pareti del mastio (Foto: Marcok - it.wikipedia.org - Opera propria - CC BY-SA 2.5)

Se nella Casa delle Guardie si descrive la guerra ai tempi dei cavalieri, nel Mastio si racconta l’amore cortese, con una serie di delicati affreschi gotici che ci riportano al tempo di Paolo e Francesca. Gli affreschi, ricchi di rimandi simbolici e significati allegorici, sono stati dipinti secondo lo stile del gotico internazionale. A questo proposito vi consiglio, visto che siete già in Trentino, di fare tappa anche al Castello del Buonconsiglio di Trento per ammirare il celebre “Ciclo dei mesi”, capolavoro dell’arte gotica.

  1. Per lasciarsi incantare dal panorama sulla Vallagarina

Castello di Avio, Trentino

Dopo aver ammirato gli affreschi del mastio, non vi resta che salire fino in cima alla torre, scala dopo scala. Ciò che vedrete da lassù vi ripagherà della piccola fatica. Tra sbuffi di vento e mura merlate godrete di un bellissimo panorama sulla Vallagarina, con il fiume Adige che scorre placido tra i preziosi vigneti.

Il mio consiglio è di fermarvi qualche minuto e immaginare che secoli fa, di fronte a quello stesso panorama, uomini e donne abbiano provato le stesse emozioni che state provando voi.

  1. Per partecipare agli eventi nel castello

Castello di Avio, le nozze di Tommasina

C’è una cosa del castello di Avio che ho molto apprezzato: è un castello “vivo”. Ho visto bambini correre per cortili, torri e sale in cerca di misteriosi forzieri; ragazzi e ragazze in costumi dell’epoca che rievocavano la storia del castello e uno staff attento e disponibile. Sembrano piccole cose, ma per chi visita il castello con i bambini, tutto questo fa davvero la differenza.

Quando sono stato al castello c’era uno spettacolo che rievocava le nozze di Guglielmo Azzone di Castelbarco e Tommasina Gonzaga, facendo partecipare il pubblico in modo informale e piuttosto spassoso. Il mio consiglio, se avete bambini, è di dare un’occhiata al programma degli eventi prima di partire, per scegliere il giorno giusto.

  1. Per visitare il Trentino

Ciclo dei Mesi, Torre dell'Aquila, Castello del Buonconsiglio, Trento

Il meraviglioso "Ciclo dei mesi" al Castello del Buonconsiglio di Trento

L’ultimo motivo non poteva essere che questo. Dopo aver fatto visita al castello c’è ancora tanto da vedere in Trentino. A Natale non potete perdervi i mercatini: da quelli di Trento e Rovereto a quelli dei paesi più piccoli come Levico o Arco. Se poi vi piacciono i castelli, a poca distanza c’è il Castello di Rovereto, con un importante museo sulla Grande Guerra, o c’è il Castello del Buonconsiglio di Trento, con gli affreschi del Ciclo dei Mesi.

Vale anche la pena visitare Castel Beseno, Castel Thun o Castel Valer. Gli appassionati del medioevo di sicuro in Trentino non rischiano di annoiarsi!

Puoi dare il tuo contributo alla manutenzione, tutela, valorizzazione e restauro di questo e altri beni Italiani, destinando il tuo 5 per mille al FAI: sul sito ufficiale puoi trovare ulteriori dettagli riguardo a dati e procedure!

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Marco Lovisco

Giornalista, consulente di comunicazione e scrittore.

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