Un viaggio nell'arte impressionista attraverso le opere più importanti e gli autori che le hanno realizzate.
Prima di mostrarvi le opere più importanti degli artisti impressionisti, partirei con una breve descrizione di cosa intendiamo per “impressionismo”, prendendo spunto da un altro articolo di questo blog.
“L’Impressionismo è una corrente artistica nata a Parigi nella seconda metà dell’Ottocento, precisamente tra il 1860 e il 1870, e durata fino ai primi anni del Novecento. Nasce in contrapposizione all’arte accademica dell’epoca sfidando la critica con opere apparentemente incomplete, spesso realizzate in poche ore.”
Dopo aver letto questo, abbiamo già qualche elemento in più per riconoscere ad una rapida occhiata i dipinti impressionisti. Ne elenco tre, per semplificare:
- Le opere degli impressionisti apparentemente sembrano incompiute, con le pennellate accostate rapidamente una all’altra e non sovrapposte strato su strato;
- Sono opere che ritraggono la realtà così come la vede il nostro occhio, quindi ciò che vediamo in lontananza, probabilmente apparirà più sfocato sulla tela;
- Molte sono opere realizzate all’aperto (en plein air), che spesso ritraggono lo stesso soggetto in diverse condizioni di luce, in diversi momenti della giornata o stagioni dell’anno. Celebri a questo proposito sono i dipinti in serie di Pissarro e Monet.
Tutto questo, come potete immaginare, semplificando all’estremo. Di sicuro però dopo questa premessa sarà più facile comprendere i motivi per cui ho scelto questi 10 dipinti, per raccontare l’impressionismo.
L'IMPRESSIONISMO IN 10 OPERE D'ARTE
1. Claude Monet, Impressione, levar del sole, Claude Monet, 1872, Musée Marmottan Monet, Parigi
Per raccontare l’impressionismo bisogna partire da quest’opera. Era il 1872 quando il critico d’arte Louis Leroy si trovò per la prima volta di fronte al quadro. Volendo ironizzare sul modo di dipingere di Monet, originale e anticonformista, dichiarò che quella che stava vedendo non era un’opera d’arte vera e propria ma si trattava al massimo dell’ “impressione” di un’opera d’arte.
Monet non si perse d’animo e sfruttò quel giudizio poco lusinghiero per dare il nome ad una delle correnti artistiche più importanti di sempre.
2. Edgar Degas, La lezione di danza, 1871-1874, Museo d’Orsay, Parigi
Quando devi descrivere Degas rapidamente ad una persona che non lo conosce, la prima cosa che gli dici è “Degas è il pittore delle ballerine”. In realtà questo grande artista francese ha ritratto altri interessanti soggetti, soprattutto cavalli.
Però è innegabile che una delle sue opere più famose è questa, anche perché mette in luce un particolare che differenziava questo artista dagli altri impressionisti: Degas non amava dipingere all’aperto, per questo preferiva ritrarre soggetti in luoghi chiusi.
3. Pierre-Auguste Renoir, La colazione dei canottieri, 1880-1881, Philips Collection, Washington
Se devo scegliere due artisti che più di tutti hanno interpretato lo spirito dell’impressionismo, di sicuro sono Monet e Renoir che, non a caso, erano anche grandi amici. Non era raro vederli fianco a fianco, sulle sponde della Senna, intenti a dipingere armati di cavalletto e tavolozza.
Questo dipinto è un inno alla vita e alla spensieratezza della gioventù. Una curiosità: la graziosa ragazza con un cane in grembo è Aline, modella e moglie di Renoir.
4. Alfred Sisley, Neve a Louveciennes, 1874, Phillips Collection, Washington
Pennellate accostate una di fianco all’altra che ritraggono un silenzioso paesaggio invernale. Questo dipinto del pittore inglese Alfred Sisley è un perfetto esempio di quadro impressionista.
Le pennellate sono fugaci, l’opera ritrae un soggetto all’aperto, il campanile che compare sullo sfondo è piccolo e sfocato, come lo vedrebbe il nostro occhio.
5. Camille Pissarro, Boulevard Montmartre, 1897, Museo dell'Ermitage, San Pietroburgo
Pissarro è stato uno degli impressionisti più costanti e attenti, guida fedele per i pittori più giovani che riconoscevano in lui un maestro da seguire. Ho scelto questo dipinto perché descrive una caratteristica peculiare degli artisti impressionisti: la serialità.
Questo quadro infatti fa parte di una serie di 14 dipinti che ritraggono questa strada di Parigi in diversi momenti del giorno e dell’anno: di notte, con la pioggia, con la neve ecc. Sempre dallo stesso punto di vista, quello della finestra del suo albergo parigino.
6. Claude Monet, Le ninfee, 1883 – 1926, Museo dell'Orangerie, Parigi
Restando in tema di serialità, non potevo non menzionare uno dei soggetti più famosi della storia dell’arte: le ninfee ritratte da Monet. L’artista francese iniziò a ritrarre le ninfee del suo giardino a Giverny nel 1883 e continuò a realizzare dipinti sullo stesso tema fino alla sua morte, avvenuta nel 1926. Oltre quarant’anni per cogliere l’essenza di questo soggetto.
I dipinti della serie sono custoditi in diversi musei nel mondo, ma il cuore di quest’opera lo si può cogliere a Parigi, nel Museo dell’Orangerie che ospita otto grandi composizioni donate dall’artista allo stato francese nel 1922.
7. Édouard Manet, Il bar delle Folies-Bergère, 1881-1882, Courtauld Gallery, Londra
Ho avuto un po’ di dubbi prima di inserire questo dipinto nella mia selezione. Manet infatti, pur avendo sostenuto i pittori impressionisti, non partecipò mai alle loro mostre, convinto che i riconoscimenti andassero ottenuti attraverso le vie ufficiali. I suoi dipinti poi si differenziano molto da quelli degli impressionisti più rappresentativi (Monet, Renoir, Pissarro ecc.), tanto che molti critici considerano Manet un artista “pre-impressionista”.
Tra tutti i suoi dipinti, considero questo uno dei più vicini all’arte impressionista, per il modo in cui l’artista accosta le pennellate, creando un’immagine fuggevole come un’impressione.
8. Mary Cassat, Mother Combing her Child's Hair, 1879, Brooklyn Museum
Mary Cassat, insieme a Berthe Morisot, fu delle artiste donne più importanti dell’arte impressionista. Le sue tele spesso ritraggono donne, intente in attività domestiche o alle prese con i bambini. Sono dipinti che a prima vista appaiono dolci ma conservano un fondo di malinconia.
È come se in queste opere l’artista volesse evidenziare, e in un certo senso denunciare, il ruolo riservato alla donna nelle famiglie borghesi di fine XIX secolo, che si divideva tra quello di “angelo del focolare” e quello di “mamma”.
9. Jean-Frédéric Bazille, La riunione di famiglia, 1867, Museo d'Orsay, Parigi
Come nel caso di Manet, anche in questo caso sono stato in dubbio sulla scelta di quest’opera, molto diversa da i canoni classici dei dipinti impressionisti. In comune con essi ha la scelta del ritratto en plein air e le tinte luminose di Monet. Inoltre, Bazille fu tra i primi a fare proprie le pulsioni che portarono alla nascita del movimento impressionista. Già solo per questo merita di sicuro una menzione.
Purtroppo la sua carriera durò poco, stroncata da una tragica fine. Il pittore nel 1870 decise di arruolarsi volontario nel reggimento degli zuavi per combattere la guerra franco-prussiana, nonostante i suoi colleghi pittori tentarono fino all’ultimo di dissuaderlo. Morì pochi mesi dopo, trafitto da due pallottole. Aveva 29 anni.
10. Paul Cézanne, Le grandi bagnanti, 1898, Philadelphia Museum of Art
Se il dipinto di Manet, secondo alcuni, è stato di ispirazione per la nascita dell’impressionismo, quest’opera di Cézanne, che si colloca alla fine del periodo impressionista, è considerata un’antesignana del cubismo. Lo stesso Cézanne, del resto, è un artista che, pur partecipando a diverse mostre del gruppo degli impressionisti, non ne ha mai abbracciato in toto le istanze.
Anche in questo caso l’artista, più che rappresentare la realtà così come la vede l’occhio, ha preferito soffermarsi sulle geometrie compositive e su giochi prospettici che permettono di vedere i soggetti ritratti da diversi punti di vista. Intuizione che sarà alla base degli studi di Picasso e Braque.
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