Claude Monet: 5 opere famose per raccontarlo

Dai primi dipinti che hanno dato vita al movemento impressonista, alle celebri Ninfee: l'arte di Monet raccontata attraverso 5 opere famose del maestro francese

di Sabrina Sedda

“Non potete immaginare che sollievo sia poter ammirare qualcosa, quando sei stufo di scrollare le spalle”: così lo scrittore Emile Zola descrive, è il caso di dirlo, l’impressione che i quadri di Monet hanno avuto su di lui. “Qui abbiamo qualcuno che è più che realista, che sa interpretare ogni dettaglio con delicatezza”.

Claude Monet, pioniere dell’impressionismo, nelle sue opere punta infatti a raffigurare la realtà così come la coglie il nostro occhio, attraverso un attento studio sulle luci e sulla natura. Come altri artisti impressionisti, anche Monet nei suoi dipinti usa colori tenui, distribuiti con pennellate soffici, che conferiscono alle opere un’aurea poetica e delicata. I soggetti non sono mai messi a fuoco: quello che prima era considerata una bozza, con Monet diventa un’opera finita.

Scopriamo insieme gli studi in ambito pittorico di Monet, attraverso 5 sue opere famose.

QUI TROVI L'ARTICOLO SULLA VITA DI MONET, RACCONTATA IN DUE MINUTI

Claude Monet, 1899
Claude Monet, ritratto dal fotografo Nadar nel 1899

5 OPERE FAMOSE PER RACCONTARE L'ARTE DI CLAUDE MONET

1. Claude Monet, Colazione sull’erba, 1865/1866, Musée d’Orsay, Parigi   

Claude Monet, Colazione sull’erba, 1865/1866, Musée d’Orsay, Parigi   
Claude Monet, Colazione sull’erba, 1865/1866, Musée d’Orsay, Parigi   

Il quadro è una rivisitazione del celebre dipinto di Manet, omonimo. A differenza di Manet però, Claude Monet cerca di realizzare la sua opera en plein air: compone piccoli studi sulla natura all’aperto per poi completare il lavoro nel suo studio.

In questo dipinto è ancora visibile un certo realismo, un attaccamento al soggetto che, come vedremo, perderà sempre di più i confini nei suoi quadri successivi. Si possono osservare gli studi sulla luce, colta nel momento in cui si posa sugli abiti e sui soggetti in generale.

È un quadro naturalista: “la natura viene portata al suo massimo grado di potenza e intensità”.

2. Claude Monet, Quai du Louvre, 1867, Kunstmuseum Den Haag

Claude Monet, Quai du Louvre, 1867, Kunstmuseum Den Haag
Claude Monet, Quai du Louvre, 1867, Kunstmuseum Den Haag

Questo dipinto appartiene alla serie parigina. Nel dipinto vi è l’intento di descrivere i luoghi della capitale francese, ma allo stesso tempo rimanendo fedele alla rappresentazione della percezione visiva.

La tecnica di Monet, come sei vede in quest’opera, comincia a variare: piccoli tocchi rapidi compongono la tela, i colori rimangono puri. La struttura del quadro rimane rigida, ben disegnata, i contorni son ben delineati. Vi è una solida composizione architettonica.

QUI TROVI L'ARTICOLO SULLE 10 CURIOSITÀ SULLA VITA DI MONET

3. Claude Monet, La Grenouillere, 1869, Metropolitan Museum of Art, New York

Claude Monet, La Grenouillere, 1869, Metropolitan Museum of Art, New York
Claude Monet, La Grenouillere, 1869, Metropolitan Museum of Art, New York

La Grenouillere era un piccolo ristorante, sulla riva di un braccio minore della Senna. È qui che Monet, insieme al suo amico e collega August Renoir, lavorava agli studi sulla variazione e gli effetti della luce. In particolar modo, sul riverbero e i riflessi dell’acqua.

La Senna rappresentava un ottimo soggetto, in quanto permetteva di rappresentare masse informi animate dalla ricchezza delle sfumature. Per comprenderlo meglio, possiamo riprendere le parole dello scrittore e amico di Monet, Emile Zola, che scrisse: “In lui, l’acqua è profonda, soprattutto vera”.

I soggetti sono realizzati con pennellate brevi e decise. Il riflesso dell’acqua è reso vivido da pennellate ampie, corpose e dense di colori.

4. Claude Monet, Impressione, levar del sole, 1872, Musée Marmottan Monet, Parigi

Claude Monet, Impressione, levar del sole
Claude Monet, Impressione, levar del sole, 1872, olio su tela, 48×63 cm, Musée Marmottan Monet, Parigi

È forse il quadro più famoso di Monet, se non altro perché è considerata la prima opera d’arte “ufficialmente” impressionista. In questo dipinto Monet si distacca dal realismo, dal naturalismo, dal pittoresco, insomma, in quest’opera scompare il soggetto, non vi è più l’intento di descrivere il luogo. Il soggetto è solo d’ispirazione per studi plastici.

È presente una grande libertà stilistica. Il quadro è difatti molto d’impatto, con colori accesi e pennellate a tratti ampie, a tratti virgolettate. Il soggetto così rappresentato è carico di valore emotivo e poetico.

È un dipinto propriamente impressionista, in cui Monet rappresenta la vivida sensazione colta osservando il paesaggio.

QUI TROVI L'ARTICOLO SULLE 10 OPER D'ARTE IMPRESSIONISTE PIÙ FAMOSE

5. Claude Monet, Ninfee, dal 1883 alla sua dipartita

Claude Monet, Ninfee
Claude Monet, Ninfee, 1920-1926, Museo dell'Orangerie

Monet conclude la sua esistenza dedicandosi completamente ad un unico soggetto: il suo giardino a Gliverny. La sua ossessione è quella di rappresentare l’erba che ondeggia sulla superficie dell’acqua, cercando in questo modo di cogliere l’essenza della natura nel suo costante mutamento.

In questa serie di dipinti scompaiono quindi i paesaggi e le “larghe vedute”: vi sono solo primi piani delle ninfee. Monet utilizza tutta la tavolozza dei colori, a seconda dell’impressione del momento e delle molteplici variazioni cromatiche che gli si presentano alla vista.

Le opere che compongono questa serie sono in tutto 250. In esse appare un certo astrattismo, in quanto diventa complesso per lo spettatore cogliere i soggetti, distinguerli dai riflessi dell’acqua. Non è più presente nessuna forma o composizione limitata, e limitante per l’artista.

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Marco Lovisco

Giornalista, consulente di comunicazione e scrittore.

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