La mostra su Caravaggio a Milano: 5 motivi per visitarla

In due minuti vi racconto la mostra a Palazzo Reale su uno dei più grandi maestri dell’arte italiana.

Mostra "Dentro Caravaggio", Milano. Locandina

Mostra "Dentro Caravaggio", Milano. Locandina

La mostra “Dentro Caravaggio”, al Palazzo Reale di Milano dal 20 settembre 2017 al 28 gennaio 2018, è certamente uno degli appuntamenti artistici più importanti di questo inverno 2018. I numeri (e le file all’ingresso di Palazzo Reale) lo confermano.

Del resto il percorso espositivo offre al visitatore un’esperienza unica, consentendogli di immergersi per un’ora e mezza circa nel mondo di Michelangelo Merisi, artista di epoca barocca, ma innovatore al punto da essere considerato uno dei primi interpreti dell’arte moderna.

Delle sue opere se ne parla e se ne parlerà molto (per fortuna), quel che posso dirvi è che trovarsele di fronte tutte insieme è un’emozione che vale ampiamente le quasi due ore di fila che mi è toccato affrontare. A proposito, non fate come me, prenotate il biglietto in anticipo, l’audioguida è compresa nel prezzo.

In questo articolo non farò una recensione della mostra ma vi racconterò i 5 motivi per cui vi consiglio di vederla, senza entrare in tecnicismi o descrizioni troppo specifiche.

Perché vedere la mostra “Dentro Caravaggio”?

  1. Caravaggio, Ragazzo morso da un ramarro, dipinto

    Caravaggio, Ragazzo morso da un ramarro, 1595-1596, olio su tela, 65,8×52,3 cm, Fondazione Longhi, Firenze

    Vedere dal vivo nello stesso luogo 20 opere di Caravaggio

Avevo già avuto modo di ammirare i capolavori di Caravaggio a Firenze e a Roma. Ricordo che rimasi immediatamente folgorato dalla capacità dell’artista di giocare con le luci e le ombre, creando atmosfere che permettono allo spettatore una profonda immersione emotiva nella scena. Si ha quasi l’impressione di essere a teatro. Non è un caso. Caravaggio infatti pare che fosse solito posizionare strategicamante nello studio lampade e candele per condizionare l’illuminazione dei soggetti da ritrarre e ottenere effetti particolari, come accade a teatro, o nel cinema grazie al lavoro del direttore della fotografia.

Nella mostra di Palazzo Reale è possibile ammirare in uno spazio di poche centinaia di metri ben venti opere di Caravaggio, tra cui il celebre Ragazzo morso da un ramarro (1597, sopra), il San Giovanni Battista (1604 - immagine della locandina), il Sacrificio di Isacco (1603), Buona ventura (1597) o il Martirio di Sant’Orsola (1610), ultima opera dell’artista che morì quello stesso anno, mentre cercava di raggiungere Roma per chiedere la grazia al pontefice.

Caravaggio, Giuditta che decapita Oloferne, dipinto

Caravaggio, Giuditta che decapita Oloferne, 1602, olio su tela, 145×195 cm, Galleria nazionale di arte antica, Palazzo Barberini, Roma

  1. Giuditta che decapita Oloferne

Quest’opera merita una menzione a parte. È un dipinto che colpisce lo spettatore come un pugno per la crudezza con cui viene rappresentata la vicenda biblica: da un lato la risolutezza di Giuditta, illuminata da una luce divina, come se a compiere quell’atto non fosse lei ma un’entità superiore. Se però negli occhi dell’eroina leggiamo una fiera convinzione, nel moto del suo corpo che sembra allontanarsi da quello della vittima è possibile notare anche un moto di repulsione.

Ciò che colpisce di più del dipinto sono però le mani della vecchia serva che stringono con forza il panno che avvolge la cesta che conterrà la testa del condottiero assiro. È in quei pugni nodosi e nel suo volto arcigno che si percepisce il pathos di questa scena drammatica.

Una curiosità: quest’opera, tra le più famose di Caravaggio, è posta all’inizio del percorso espositivo di Palazzo Reale. Una scelta insolita che però mi ha permesso di entrare subito nel cuore della mostra, passando in pochi attimi dall’atrio in cui acquistare il biglietto ad un mondo fatto di luci e ombre, nell’Italia del Seicento.

  1. Conoscere il “dietro le quinte” dei capolavori di Caravaggio

I dipinti di Caravaggio ospitati nella di mostra di Palazzo Reale, è come se avessero due facce, una visibile e una invisibile (in un certo senso). Alle spalle di dipinto l’allestimento della mostra ha previsto un pannello video che racconta il “dietro le quinte” dell’opera.

Grazie ad alcune indagini diagnostiche è stato infatti possibile scoprire alcuni dettagli delle opere di Caravaggio che ne svelano la tecnica esecutiva. Supporto, preparazione della base su cui dipingere, abbozzi e ripensamenti o l’utilizzo di strumenti particolari sono stati portati alla luce grazie a tecniche di indagine scientifica che utilizzano metodologie di tipo fisico-chimico per l’analisi dei pigmenti o le radiazioni elettromagnetiche, visibili e invisibili all’occhio umano.

Caravaggio_salome_testa_Battista_mostra_Milano_due-minuti-di-arte

Caravaggio, Salomè con la testa del Battista, 1607 o 1610, olio su tela, 91,5 x 106,7 cm, The National Gallery, Londra

  1. Ripercorrere la vita dell’artista, fatta di luci e ombre

La mostra di Palazzo Reale è anche un’occasione per ripercorrere le fasi salienti della vita di Caravaggio, tra le più interessanti nella storia dell’arte.

La giovinezza a Milano città che dovette lasciare perché accusato di omicidio, la vita a Roma tra bettole, prostitute e pendagli da forza. Il successo, grazie all’intercessione del cardinale del Monte e la caduta, a causa dell’omicidio di Rinuccio Tommasoni, che valse all’artista la sentenza di condanna a morte per decapitazione.

E poi la fuga da Roma, prima a Napoli, poi a Malta da cui fu costretto ancora a fuggire per trovare riparo in Sicilia e poi di nuovo a Napoli. Infine la morte, drammatica nella sua insensatezza.

Ogni opera di Caravaggio racconta un pezzo questa storia. Ad arricchirla ci pensano i documenti dell’epoca, le denunce, le segnalazioni che riguardano il pittore, anch’essi in mostra nel percorso espositivo di Palazzo Reale.

La locandina della mostra "Il mondo fuggevole di Toulouse-Lautrec" al Palazzo Reale di Milano

La locandina della mostra "Il mondo fuggevole di Toulouse-Lautrec" al Palazzo Reale di Milano

  1. Per vedere anche le altre mostre milanesi di questi mesi 

Vedere la mostra “Dentro Caravaggio”, per chi non vive all’ombra del Duomo, è anche un’occasione per fare tappa a Milano e magari arricchire il suo viaggio con la visita ad una delle altre interessanti mostre che ospita la città in questimesi.

Sempre a Palazzo Reale c’è l’interessante mostra: “Il mondo fuggevole di Toulouse Lautrec”, se volete saperne di più potete leggere questo mio articolo.

La mostra su Toulouse-Lautrec a Milano: 5 motivi per visitarla

Alla GAM Manzoni invece, fino al 25 febbraio 2018 c’è la mostra “I Macchiaioli. Capolavori da collezioni lombarde”, che ospita dipinti di Fattori, Signorini, Abbati e altri.

Al Museo della Permanente infine, fino al 28 gennaio 2018 è possibile visitare la mostra multimediale “Chagall. Sogno di una notte d’estate.

La mostra

"Dentro Caravaggio"
dal 20 settembre 2017 al 28 gennaio 2018
a Palazzo Reale, Milano

Info: www.caravaggiomilano.it

lovisco.marco

Marco Lovisco

Giornalista, consulente di comunicazione e scrittore.

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1 Response

  1. 2017-12-02

    […] La racconto in quest’articolo: “La mostra di Caravaggio a Milano. 5 motivi per visitarla” […]

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