Pablo Picasso: 5 opere famose per raccontarlo

5 opere d’arte per raccontare uno dei più grandi artisti del Novecento: dalla meravigliosa "Guernica", al "Il mouline de la Galette". Opere molto diverse tra loro che raccontano la carriera del padre del cubismo

di Sabrina Sedda

Quando parliamo di Picasso, subito pensiamo (ovviamente) al cubismo, movimento artistico che l'artista spagnolo ha fondato, con l'amico e collega Georges Braque. Eppure non tutte le opere di Picasso sono cubiste e il suo stile, apparentemente così distante dalla rappresentazione fedele della realtà, è cambiato molto nel corso degli anni, tanto che lo stesso Picasso ebbe modo di affermare:

“A quattro anni dipingevo come Raffaello, poi ho impiegato una vita per imparare a dipingere come un bambino.”

Pablo Picasso

Ma il modo migliore per comprendere bene la sua evoluzione artistica, è ammirare le sue opere nel corso degli anni. Ne abbiamo selezionato 5, tra i suoi dipinti famosi, per raccontare il “viaggio” artistico di uno dei grandi del Novecento.

QUI TROVI L’ARTICOLO SULLA VITA DI PICASSO, RACCONTATA IN DUE MINUTI

Picasso, citazione

5 OPERE FAMOSE PER RACCONTARE L’ARTE DI PABLO PICASSO


1. Pablo Picasso, Il mouline de la Galette, 1900, Museo Guggenheim, New York

Pablo Picasso, Il mouline de la Galette, 1900, Museo Guggenheim, New York

Se non conoscessimo bene la carriera artistica di Picasso, avremmo giurato che questo quadro non fosse del cubista più famoso di sempre, ma di Edward Munch. Ovviamente , avremmo sbagliato. Oltre allo stile e alle scelte cromatiche, ciò che rende questo dipinto di Picasso così simile alle opere di Munch, è l’importanza data allo stato d'animo dei soggetti, evidente negli sguardi e nei volti che, come possiamo notare, se nel dipinto di Picasso trasmettono allegria e serenità, nelle opere del pittore norvegese, esprimono angoscia e spaesamento.

Il dipinto, come molti altri quadri di quest’epoca, ritrae lo stile di vita parigino e il modo di vivere di Montmatre, votata alle serate e al divertimento, che, posta ai confini della città era più economica e quindi luogo prediletto da pittori e artisti bohemien.

Pablo Picasso, Poveri in riva al mare, 1903, Washington National Gallery of Art, Washington
Pablo Picasso, Poveri in riva al mare, 1903, Washington National Gallery of Art, Washington

In questo dipinto, Picasso rinuncia alla policromia: si contraddistingue da tutti gli altri artisti per un uso quasi esclusivo del blu scalato in varie tonalità. Il dipinto, fu infatti realizzato nel cosiddetto malinconico "periodo blu". La lunga carriera artistica di Picasso fu infatti scandita da diverse fasi artistiche, diverse per influenze e tematiche: il malinconico “periodo blu”, il “periodo rosa”, “il periodo africano” e il “periodo cubista”.

Il blu, nell’artista, è un colore freddo, malinconico, statico, attraverso il quale il pittore esprime la tristezza, lo sconforto dei personaggi. La scelta dei soggetti rappresenta il suo idealismo e la sua attenzione verso gli emarginati.

QUI Ti RACCONTIAMO IN 1 MINUTO CHI È PICASSO E PERCHÈ È TANTO IMPORTANTE

3. Pablo Picasso, Le demoiselles de Avignon, 1907, Moma, New York

Pablo Picasso, Les demoiselles d'Avignon, 1907, olio su tela, 243,9×233,7 cm, MoMA, New York
Pablo Picasso, Les demoiselles d'Avignon, 1907, olio su tela, 243,9×233,7 cm, MoMA, New York

Questo quadro è da considerarsi "protocubista". Le demoiselles de Avignon non sono ancora prettamente cubiste, ma ne sono le premessa necessaria alla nascita di questo movimento.

Picasso compone e scompone i volti delle donne ritratte, un gruppo di prostitute (il titolo originario del dipinto era, appunto, Le Bordel d’Avignon). L’originalità del dipinto sta nel porre i soggetti su diversi piani, ma senza ricorrere alla tridimensionalità delle figure. I soggetti sono posti su diversi piani, ma si incastrano e si spingono vicendevolmente. Non vi è dunque una rappresentazione della terza dimensione: essa risulta essere piuttosto mentale, immaginativa.

PER SAPERNE DI PIÙ SUL CUBISMO E SULLE SUE CARATTERISTICHE, LEGGI ANCHE QUEST'ARTICOLO

4. Pablo Picaso, Ritratto di Ambroise Vollard, 1909-1910, Museo Puškin, Mosca

Picasso, Ritratto di Ambroise Vollard

Questo dipinto è una sorta di tributo ad un imprendotore che ha dato un importante contributo alla crescita dlle Avanguardie artistiche del Novecento.  Il soggetto del ritratto è infatti Ambroise Vollard, un intelligente mercante d’arte, educato al bello. Tra gli anni Venti e Trenta, Vollard riuscì a fare della sua galleria un importante centro culturale d’avanguardia, organizzando mostre come quella di Cezanne, dei Nabis, di Picasso e di Matisse.

Tornando alla tecnica dell'opera, possiamo notare la minuta sfaccettatura dei piani e la loro disposizione. Il ritratto non ci restituisce una copia fedele del vero ma, come molti dipinti cubisti, il soggetto viene scomposto nelle diverse prospettive da cui può essere osservato, e tutte queste prospettive vengono riportate sulla tela, in modo da dare allo spettatore una visione simultanea del soggetto.

5. Pablo Picasso, Guernica, 1937, Mueo Reina Sofia, Madrid

Pablo Picasso, Guernica,
Pablo Picasso, Guernica, 1937, 349×776 cm, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid

Questo è probabilmente l'opera più famosa di Picasso, che ricorda purtroppo un atto sanguinario. Il 26 aprile 1937, gli aerei tedeschi con l’appoggio del generale spagnolo Franco rasero al suolo la cittadina basca di Guernica.

L’inaudita violenza scuote il pittore al punto che crea un’immagine, su uno spazio mastodontico nelle dimensioni (349,3×776,6 cm), una serie di soggetti deformati, con delle linee nette che si tagliano a vicenda, i neri e i grigi prevalgono, Guernica è un forte grido emotivo all’orrore appena vissuto.

Apriamo una breve parentesi, per sottolineare quanto la produzione artistica di Picasso, le tecniche da lui utilizzate siano in sintonia con le sue emozioni: al termine della Prima Guerra Mondiale, abbandonerà le linee rigide cubiste per tornare ad una morbidezza stilistica, quasi a ridare al mondo, dopo gli orrori della guerra, una visione della realtà più armoniosa.

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Marco Lovisco

Giornalista, consulente di comunicazione e scrittore.

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