Vivian Maier: breve biografia e opere principali in 10 punti

In due minuti vi raccontiamo la storia di una street photographer che venne scoperta quasi per caso, capace con le sue foto di erigere delicati monumenti alla quotidianità

di Massimo Lovisco

La fotografa Vivian Maier (New York, 1º febbraio 1926 – Chicago, 21 aprile 2009)
La fotografa Vivian Maier (New York, 1º febbraio 1926 – Chicago, 21 aprile 2009)

La storia dell'artista che vi presentiamo oggi avrebbe tutti gli ingredienti per essere una graphic novel o magari una serie di Netflix, perché parliamo di una delle più grandi street photographer degli anni '50, protagonista di mostre personali in prestigiosi musei in tutto il mondo, oltre che di cataloghi, ricerche ecc.

Una grande fotografa... che però non ha mai saputo di esserlo. I suoi negativi sono usciti per caso da uno sgombero di un garage non pagato, tra vestiti e oggetti vari. Lei è Vivian Mayer, di professione baby sitter.

LA VITA E LE OPERE DI VIVIAN MAIER: RIASSUNTO IN DUE MINUTI (DI ARTE)

1. Vivian Maier nasce a New York, il 1º febbraio 1926 da padre americano di origini austriache e madre francese. E' la secondogenita, sorella di William Charles.

Pochi anni dopo, nel 1929, i genitori si separano, il fratello è affidato ai nonni paterni e Vivan si trasferisce con la madre nel Bronx a casa di una donna francese, Jeanne Bertrand.

2. Jeanne Bertrand era originaria della valle di Champsaur, la stessa zona di provenienza della madre di Vivian, ma soprattutto era una fotografa di professione. Per essere precisi era una reporter del Boston Glove il principale quotidiano di Boston. Sarà lei a trasmettere la passione della fotografia alla piccola Vivian

3. Nel 1933 Vivian e Jeanne fanno ritorno nei loro luoghi d'origine: le Alte Alpi della Francia. Questo permette alla piccola Vivien di vivere un'infanzia felice nelle campagne francesi. Farà ritorno a New York a dodici anni, nel 1938.

4. Nel 1950 Vivian Maier torna a Champsaur, per mettere in vendita una proprietà avuta in eredità. Con parte del ricavato della vendita, Vivian compra una Rolleiflex, una macchina fotografica professionale e con questa al collo comincia a girare per gli Stati Uniti, fino a quando non si trasferisce a Chicago, dove inizia a lavorare come bambinaia per i tre figli dei coniugi Gensburg

Vivian Maier, New York, NY, 1954 (Fonte: www.artsy.net)

5. La stanza che i Gensburg avevano messo a sua disposiszione disponeva anche di un piccolo bagno privato. È lì che Vivian allestisce la sua camera oscura, cosa che le dà modo di dedicarsi alla sua passiona anche quando è in casa.

In questo periodo Vivian comincia anche a viaggiare, sempre accompagnata dalla sua inseparabile macchina fotografica: Italia, India, Thailandia, Francia sono alcune delle sue mete.

6. Nel 1975 viene a mancare la madre di Vivien. La fotografa, ormai 49enne, resta completamente sola e, pur continuando a lavorare per varie famiglie come bambinaia, trova sempre più tempo per dedicarsi alla fotografia. Alla fedele Rolleiflex abbina anche una Leica forse la macchina fotografica più fusata per la street Photography ( la prediletta di Cartier Bresson) ed inizia ad introdurre anche il colore con pellicole Kodak.

Vivian Maier, Chicago, 1962 (Foto: www.elle.com)

7. Nel 1987, quando Vivian prende lavoro presso i coniugi Usiskin, ha con se ben 200 scatole di cartone, il suo archivio fotografico, oltre ai suoi oggetti personali: la sua vita. Non potendole sistemare in casa affitta un box per conservarle.

In seguito lavora per la famiglia Bayleander, prendendosi cura della figlia Chiara affetta da un handicap mentale. In quegli anni sposta le casse con le sua fotografie in una soffitta della famiglia.

8. Alla fine degli anni '90 le scatole cambiano ancora casa: Vivian vive un periodo di ristrettezze economiche ma riesce ad affittare un piccolo box dove custodire il suo tesoro.

Negli ultimi anni di vita saranno i Gensburg i fratelli che seguì per ben 17 anni, a prendersi cura di lei. Nel 2008 Vivian scivola sul ghiaccio battendo violentemente la testa, è grave. I fratelli trovano una casa di cura dove ricoverarla e le restano accanto fino alla sua morte avvenuta il 21 aprile del 2009.

Vivian Maier, Autoritratto
Vivian Maier, Autoritratto (Foto: https://artslife.com)

9. E gli scatoloni? Vivian non era più riuscita a pagare l'affitto del box, i Gensburg non sapevano nulla di queste scatole, così nel 2007 il proprietario del box li mette all'asta.

Ad acquistarli per 380 dollari è John Maloof, figlio di un rigattiere. Cercava materiale iconografico su Chicago e tra i tanti scatoloni con vestiti e oggetti disparati, ce n'era uno zeppo di negativi. È bastato iniziare a stamparne alcuni per rendersi conto dell'alto valore fotografico del materiale. Maloof provò a rintracciare Vivian Maier, ma senza successo.

10. Le fotografie di Vivian Maier sono estremamente affascinanti, raccontano di una quotidianità semplice ma allo stesso tempo eterna. Sono monumenti alla quotidianità. La vita che accadeva in città veniva ripresa come fossero fotogrammi di un film, con un'estrema curiosità. Persone sorridenti, annoiate, file, particolari di vestiti, o visione di cantieri, strade in momenti particolari.

Vivian girava per la città e fotografava ovunque vedesse una piccola storia, con estrema poesia. Tante foto sono autoritratti (che ancora non si chiamavano selfie) fatti utilizzando il riflesso delle vetrine che incontrava.

È stata una street photographer prima che la street photography diventasse un genere diffuso, una delle migliori fonte oggi di ispirazione per tanti instagrammer. E non lo ha mai saputo. Ha sempre fotografato per se.

Vivian Maier, foto in autobus
in ua
lovisco.marco

Marco Lovisco

Giornalista, consulente di comunicazione e scrittore.

You may also like...

2 Responses

  1. 2022-03-26

    […] Next Post Vivian Maier: breve biografia e opere principali in 10 punti […]

  2. 2023-10-30

    […] fotografi Henri Cartier-Bresson, Vivian Maier, Diane Arbus, Steve McCurry, Annie Leibovitz e Vanessa Beecroft; i protagonisti della Pop Art e […]

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Scopri di più da Due minuti d'arte

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading