Georgia O'Keeffe: breve biografia e opere principali in 10 punti

In due minuti vi raccontiamo la storia dell’artista americana, dei suoi maestosi fiori e dei suoi paesaggi, tra deserto e grattacieli.

Irascibile. Solitaria. Orgogliosa. Se dovessimo descrivere Georgia O’Keeffe con tre aggettivi, di sicuro sarebbero questi. Ma è soprattutto dal terzo che vogliamo partire, per raccontarvi la storia di questa meravigliosa artista americana, che ha anticipato le battaglie per la parità di genere di almeno cinquant’anni.

Perché lei fu tra le prime a sottolineare che l’arte non ha genere, e fu tra le prima a riprendere chiunque parlasse di lei come “la pittrice più famosa d’America”. Perché per lei, usare questa connotazione al femminile, significava relegare la sua arte in una categoria a parte, un recinto.

E poi c’era quella storia dei fiori: dipinti maestosi, in cui molti ci videro dei richiami al sesso femminile, provando, ancora una volta, a chiudere la sua arte in un recinto connotato dal genere. Mentre tutti, critici d’arte, psicologi, intellettuali si sforzavano di spiegare cosa si celasse dietro quei fiori, Georgia spiazzò tutti spiegando che aveva scelto di ritrarre fiori solo perché “…sono più economici del modelli e stanno fermi”. Applausi.

Una sola frase che, da sola, racchiude l’essenza di Georgia O’Keeffe. Irascibile. Solitaria. Orgogliosa. Artista geniale.

LA VITA E LE OPERE DI GEORGIA O'KEEFFE:
RIASSUNTO IN 10 PUNTI

1. La pittrice Georgia O’Keeffe (Sun Prairie, 1887 – Santa Fe, 1986) è considerata una degli artisti più importanti degli Stati Uniti nel XX secolo.

Tra i suoi dipinti più noti ci sono sicuramente le grandi tele a tema floreale e i dipinti di paesaggi, in cui convivono armoniosamente lo stile astratto e quello figurativo.

2. Gerogia O’Keeffe nacque in una fattoria nel Wisconsin, seconda di sette figli di una coppia di allevatori di bestiame. Tra le campagna degli Stati Uniti, sin da giovane Georgia dimostrò subito una grande propensione all’arte che, nel 1905, a diciotto anni, la spinse ad iscriversi alla Scuola d’Arte di Chicago.

Fu solo il primo passo. Nel 1907 Georgia si iscrisse alla Arts Students League di New York, facendo incetta di borse di studio e premi artistici.

Georgia O'Keeffe, Blue and Green Music, 1921, Art Institute of Chicago

3. Possiamo considerare il 1915 come l’anno della svolta nella carriera di Gerogia O’Keeffe. L’artista aveva, infatti, realizzato dei bellissimi disegni astratti al carboncino per un amico che riconosciuto il talento di Georgia, mostrò i disegni ad Alfred Stiegliz, importante gallerista di New York.

Stiegliz restò talmente colpito da quelle opere che nel 1916 espose dieci opere di Georgia O’Keeffe nella sua famosa galleria d’arte di New York e la introdusse negli ambienti dell'avanguardia newyorchese. I disegni a carboncino ma, soprattutto, gli acquerelli di Georgia, armonici ed eleganti, conquistarono sin da subito il pubblico americano.

4. Il legame tra Georgia O’Keeffe e Alfred Stiegliz, cominciato come un sodalizio artistico, ben presto mutò in un legame sentimentale, che divenne ufficiale nel 1924 quanto i due convolarono a nozze e l’artista cominciò a vivere stabilmente a New York.

È in quegli anni che Georgia cominciò a prediligere i colori ad olio agli acquerelli e si dedicò soprattutto alla rappresentazione di vedute della città di New York.

Georgia O’Keeffe, Radiator Building - Night, New York 1927

5. Come abbiamo anticipato nel primo punto, le opere più iconiche di Gerogia O’Keeffe sono i suoi famosi “fiori”. Tele di grandi dimensioni con soggetti floreali, ritratti in ogni dettaglio si tele di grandi dimensioni.

C’è chi vede nei fiori di Georgia O’Keeffe un richiamo agli organi sessuali femminili, come se, attraverso la rappresentazione del mondo vegetale, l’artista volesse evocare il mistero della creazione.

Tuttavia, l’artista non ha mai fornito tale spiegazione delle sue opere. A quanto pare, interrogata sulla scelta dei fiori come soggetto delle sue opere abbia dichiarato “Dipingo fiori perché sono più economici del modelli e stanno fermi

Black Iris, 1926. Olio su tela, 91.4 x 75.9 cm. New York, The Metropolitan Museum of Art.
Black Iris, 1926. Olio su tela, 91.4 x 75.9 cm. New York, The Metropolitan Museum of Art.

6. Nel 1928 Georgia O’Keeffe lasciò New York per andare a vivere nei “grandi spazi” del New Mexico, tra deserti e praterie sconfinate. Proprio questi paesaggi, diventarono i soggetti prediletti di questo periodo: paesaggi deserti che la pittrice popola di rocce, conchiglia, ossa e teschi.

Georgia O’Keeffe, Colline rosse con fiori, 1937

7. Tra le opere più famose di Georgia O’Keeffe possiamo citare Papaveri orientali (1927), Colline rosse con fiore (1937) e White Flower No 1 (1932), che nel 2014 è stata battuta all’asta di Arte Americana da Sotheby’s, per 44,4 milioni di dollari, diventato (all’epoca) l’opera d’arte realizzata da una donna più costosa di sempre.

Una curiosità: l’opera ha decorato, per un certo periodo, la sala da pranzo dell’ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush nella Casa Bianca.

Georgia O’Keeffe, Jimson Weed White Flower No 1
Georgia O’Keeffe, White Flower No 1

8. Negli anni Quaranta, Georgia O’Keeffe era ormai un’artista di successo, ma la consacrazione arrivò nel 1943, quando l’Art Institut of Chicago, uno dei musei più grandi e antichi del mondo, le dedicò una grande retrospettiva.

9. Quando nel 1946 il marito Alfred Stiegliz venne a mancare, la pittrice decise di traferirsi stabilmente in un ranch in New Mexico, abbandonando definitivamente New York.

10. Invecchiando, Georgia O’Keeffe cominciò a perdere l’uso della vista che, negli anni Settanta, la costrinsero ad abbandonare la pittura ad olio.

Continuò a lavorare a matita e acquerello, per poi passare alla creta, fino al 6 marzo 1986, quando morì, all’età di 98 anni, a Santa Fé.

"I hate flowers — I paint them because they're cheaper than models and they don't move!“

Georgie O'Keeffe (1887-1986)
lovisco.marco

Marco Lovisco

Giornalista, consulente di comunicazione e scrittore.

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