Audioguide: come si realizzano quelle dei musei e delle gallerie d'arte?

Come si realizzano le audioguide per musei e gallerie d’arte? L’arte è la massima espressione della creatività, è uno strumento, un potente mezzo che ha permesso all’umanità di esprimersi nel corso degli anni e di lasciare importanti testimonianze sul passato. Il compito dell’audioguida, che è uno strumento inclusivo di ogni museo o galleria, è di dare a tutte le persone la possibilità di ascoltare le particolarità di un dipinto, di una scultura, di una corrente artistica. Di approfondire, dunque, l’arte in sé.

Chi gestisce una galleria d’arte, sa molto bene l’importanza di creare un’audioguida coinvolgente: naturalmente si inizia dal testo, ovvero da quello che poi verrà “raccontato” nell’audioguida. A tal proposito, un altro aspetto rilevante è la voce, ma quale voce scegliere per la tua audioguida? Ti diamo una panoramica di aspetti che devi assolutamente considerare (e non solo).

 

Audioguide Musei

 

Il primo passo? La preparazione del testo

Prima di introdurre l’argomento voce, iniziamo dal testo: anzitutto sono necessari due tipi di testo, e non solamente uno. Il primo viene letto sullo schermo dell’audioguida, pertanto deve contenere tutte le informazioni necessarie, come dati e parametri. Questo testo è utilissimo per i turisti in quanto permette loro di trovare un’informazione che magari hanno dimenticato o che gli è sfuggita.

Il secondo brano, invece, è quello che verrà letto dalla voce narrante. Ma come dovrebbe essere e quale tipo di voce si dovrebbe scegliere? Prima di tutto, il brano deve essere assolutamente adattato per essere ascoltato. Lo stile? Informale, soprattutto per le guide professionali. Consigliamo di farsi aiutare da una guida turistica per realizzare il testo perfetto per l’audioguida.

 

Le informazioni da inserire

Sono molte le informazioni da inserire e da non dimenticare assolutamente: in primis il nome dell’oggetto, ovvero l’attrazione turistica, il monumento, il sito archeologico, il dipinto. In questo modo le persone che ascoltano possono osservano direttamente l’oggetto e imparare.

Il brano, dunque, deve iniziare come una sorta di “guida” all’ascolto, e di solito le parole si aggirano intorno alle 200: ci vogliono circa 2 minuti per leggere il testo, ed è la durata ideale per un’audioguida perfetta per le persone che visitano il museo.

 

L’importanza della voce nelle audioguide

Qual è l’aspetto importante? Non solo il testo, ma anche e soprattutto la voce. Dietro la realizzazione di un’audioguida si cela il lavoro e l’impegno di tanti professionisti. Testi, voci, effetti sonori, eventuali accompagnamenti musicali: un’audioguida non può né deve risultare noiosa, ma un vero e proprio valore aggiunto.

Il professionista deve avere esperienza pregressa in merito. Questo aspetto è fondamentale e deve essere ben chiaro, in quanto la voce narrante ha il compito di “accompagnare” le persone, di trasmettere loro le informazioni necessarie per vivere la visita al museo al meglio. Ci sono molti professionisti in Italia che possiamo consigliare, tra cui Antonino Barbetta, che ha realizzato varie audioguide per il Guggenheim Museum di Bilbao e l’audioguida della Reggia di Colorno a Parma.

 

Come avviene la registrazione dell’audioguida

Un professionista naturalmente analizza il testo: legge il brano, così come eventuali indicazioni, per trovare il modo perfetto per esprimere quanto richiesto. Solamente in seguito si passa alla registrazione dell’audio, che avviene rigorosamente con attrezzature professionali di altissima qualità. Alla fine, risponde alle esigenze di standard qualitativi altissimi: un’audioguida per musei, gallerie d’arte o siti archeologici deve essere impeccabile sotto ogni aspetto.

Un risultato ottimale si raggiunge solamente con un voice over esperto e con una registrazione che sfrutta gli strumenti migliori e di ultima generazione. È importante scegliere una persona molto abile nel modulare la propria voce, così da permettere a coloro che ascoltano di mantenere alta l’attenzione sul contenuto.

È bene sottolineare che non basta leggere uno script. Cosa ci aspettiamo da una voce? Che sia coinvolgente, calda, profonda: che ci trascini indietro nel tempo, nella storia. La componente emotiva è indispensabile, perché l’audioguida è indubbiamente professionale, ma l’arte va espressa tramite la profondità, perché se manca la capacità di interpretazione, allora chi ascolta spesso si annoia

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Marco Lovisco

Giornalista, consulente di comunicazione e scrittore.

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